The travelogue of Piazza di Siena continues and focuses on Sunday where took place the most important competition of the whole event: the Grand Prix Loro Piana Città di Roma high 1.60m, that I could enjoy (like the day before during the Small GP Mag-Jlt and the Puissance) always from the Longines stage. Fortyfive starters and only one undisputed star Eric Lamaze, the Canadian rider who in 2011 had already won this competition, that time riding the beloved and never forgotten Hickstead. Eric on Sunday repeated the victory, this time riding Zigali PS, they accessed to the second round along with thirteen other riders, including the Italian Lorenzo De Luca riding Elky van Het Indiof who in the second round made a penalty on the last combination, so he slipping in eleventh position in ranking. Eric finished with a double clear round and a time impregnable: 41.29 seconds. Behind him, just two hundredths of a second (41.31) Michael Whitaker on Viking, and in third position, the Dutch rider and reigning European champion young riders, Frank Schuttert on Winchester HS (42.26). Here is the complete ranking.
As for the award ceremony of Emanuele Gaudiano in the Puissance the previous day, I could also see Eric and the other winners from few steps receiving awards and recognition by the authorities and representatives, including Vittorio Orlandi, President of APICE and owner of the Equestrian Center of Castellazzo where I’m based, along with other countless results he was also partner of the brothers Piero and Raimondo d’Inzeo at the Olympics in Monaco of Bavaria in 1972 and winner of the bronze medal team. Those scenes, and seeing Eric watching the Canadian flag rosing up, probably during he was thinking about the last time this occurred along with his own Hicksted in that arena, it was touching.
Important moments with Longines didn’t end there. Among guests at the stage as well as some familiar faces from the world of show and tv: Beppe Convertini, Massimo Giletti and Francesca Inaudi, and as official watch and timekeeper of the event, the Maison has also starred in another moment fulcrum of the contest: the Longines Prize for Elegance, assigned to the Swedish lady rider Malin Baryard Johnsson and to the Italian rider Filippo Moyersoen. The elegance, one of the core values of the Swiss Maison, found ultimate expression in the style of this two champions and they were rewarded with a watch of the Longines Conquest Collection.
I’m very happy to hear that Moyersoen won this award. I could go at his stables (do you remember it?) and know both he and his method closely. He’s a gentleman and a ‘purist’ rider into the saddle and a very humble person. For all those components that make a person great in sport and not just for the merits in the competition, I consider him as the best Italian rider of the moment.
Prosegue il diario di viaggio a Piazza di Siena e si concentra sulla giornata di domenica dove si è disputata la competizione più importante di tutta la manifestazione: il Grand Pemio Loro Piana Città di Roma altezza 1.60m, che ho potuto gustare (come il giorno prima per il Piccolo Gran Pemio Mag-JLT e la gara di Potenza) sempre dal palco Longines. Quarantacinque partenti al via ed un solo protagonista indiscusso: Eric Lamaze, il cavaliere canadese che già nel 2011 aveva vinto questo GP, allora in sella al tanto amato e mai da nessuno dimenticato Hickstead. Eric domenica si è ripetuto, questa volta in sella a Zigali PS, è acceduto alla seconda manche insieme ad altri tredici binomi, tra cui il nostro azzurro Lorenzo De Luca che in sella a Elky van Het Indiof nel secondo giro però ha commesso un errore sul secondo elemento della gabbia all’ultima combinazione, scivolando così poi in undicesima posizione. Eric ha chiuso con un doppio percorso netto ed un tempo imprendibile: 41.29 secondi. Dietro di lui, per solo due centesimi di secondo (41.31) Michael Whitaker su Viking, ed in terza posizione il cavaliere olandese e campione europeo young riders in carica, Frank Schuttert su Winchester HS (42.26). Qui la classifica completa.
Come per la premiazione di Emanuele Gaudiano alla Potenza il giorno precedente, anche qui ho potuto vedere Eric e gli altri vincitori a pochi passi da me ricevere i premi ed i riconoscimenti dalle autorità ed esponenti, tra cui il Cavaliere Vittorio Orlandi, Presidente di APICE e proprietario del Circolo Ippico di Castellazzo dove io risiedo in attività, che insieme ad altri innumerevoli risultati è stato anche compagno dei Fratelli Piero e Raimondo d’Inzeo alle Olimpiadi di Monaco di Baviera nel 1972 e vincitore della medaglia di bronzo a squadre. Quelle scene, e vedere Eric guardare la bandiera canadese mentre si innalzava, probabilmente pensando all’ultima volta che ciò si era verificato insieme al suo Hicksted e proprio in quell’arena, è stato toccante.
I momenti importanti con Longines non sono finiti lì. Tra gli ospiti al palco anche alcuni volti noti del mondo dello spettacolo: Beppe Convertini, Massimo Giletti e Francesca Inaudi, e come cronometrista e orologio ufficiale della manifestazione, la Maison è stata inoltre protagonista di un altro momento fulcro del concorso: il Premio Longines per l’Eleganza, assegnato all’amazzone svedese Malin Baryard Johnsson e al cavaliere italiano Filippo Moyersoen. L’eleganza, uno dei valori chiave della Maison svizzera, ha trovato massima espressione nello stile dei due campioni premiati con un orologio della collezione Longines Conquest.
Sono molto felice che abbia vinto questo premio Moyersoen. Ho potuto recarmi presso le sue scuderie (ve lo ricordate?) e conoscere sia lui che il suo metodo da vicino. E’ un cavaliere ‘purista’ in sella e una persona molto umile. Per tutte quelle componenti che rendono uno sportivo grande e non solo per i meriti nella competizione, lo reputo il miglior cavaliere Italiano al momento in attività.